Punk e Steampunk, era "Perchè? Cosa? Dove?"

parole sante... una cosa è il PUNK un'altra il "punk-rock" negli anni 2000...
ma per stare in tema, credo che l'etimologia del suffisso -punk derivi dalla madre di tutte le ucronie fantasy ossia la corrente Cyberpunk... In essa abbiamo la parola "punk" per indicare lo stato della società tipicamente post-apocalittica e anarchica, nel senso che ognuno pensa a sé stesso ed è impossibile anche solo l'idea di ripristinare un governo; il fatto che la si associ al tema vittorianotecnologico credo sia dovuto in parte a ciò che dice Inniscor, e in parte appunto dall'intenzione di mostrare la "continuità" tra le correnti madre --> Cyberpunk e figlie --> tra cui lo Steampunk.
anche se poi tanto continue non sono...
ma sto andando forse già OT.



ciao da una metallara old-school

Il rapporto tra Steampunk e Cyberpunk (c'è? non c'é? se c'è, in che misura e in cosa si esplicita?) è un tema molto interessante, ma sì, qui è OT. Se interessa si può aprire un thread per sviscerare l'argomento.

Comunque cambio il titolo del topic per rendere più rintracciabile l'argomento

Bella l'idea del punk in versione ottocentesca! Ma qualcosa mi sembrava di aver già ipotizzato riguardo al topic sulle mode giovanili... il punk con scarponi anfibi tipo Ottavo Reggimento rigorosamente slacciati dalla caviglia in su e ripiegati, pantaloni gessati avvolti attorno alla caviglia, gilet aperto, camicia fuori dai pantaloni, cresta sulla testa, o coppola a scacchettoni... goggles, piercing e tatuaggi a gogò... ehi ma questo è la figura steam che si mostra più spesso! Siamo sempre stati in argomento senza saperlo... o forse sempre OT senza saperlo... mi sto perdendo!

OT a proposito di partito politico rock e di punk, Jello Biafra dei Dead Kennedy's, si presento parecchi anni fa come candidato sindaco negli States (non so in che città... mi viene da dire N.Y o San Francisco), per il Green Party, ottenne un 6% dei consensi, proponendo programmi da fuori di zucca (tipo poliziotti in travestiti da clown, distribuzione gratutia di birra ai malati terminali, ecc...)

ma da qualche parte esiste il topic che mette a confronto il cyber con lo steam, cercate!
E poi punk qui non è inteso come cianfrusaglia? mi sembra sia stato detto in qualche meandro del forum....

Il componente punk viene, oltre che da cyberpunk, anche dal fatto che, come i punk rocker, c'è una grande componente di autofabbricazione di vestiti, e non di rado un simile atteggiamento verso la società (ditacco, indifferenza sui commenti negativi sui propi abiti, etc...)

Che dire, Dougls Adam aveva ragione, l'uomo è sulla terra la terza creatura più intelligente, dopo i tpoi e i delfini (eccellenti nei viaggi spaziali).

Comunque mi ero sempre chiesta che centrasse lo steampunk con "quel" punk, la risposta mi è piaciuta molto, insomma è sensata, spero sia proprio così.

Secondo me il punk nello steampunk ha una radice ben diversa da quelle elencate finora.
Parlando di corrente letteraria più che altro mi viene da pensare che l'elemento punk rappresenti quella crudezza di cui dovrebbe essere permeato lo spirito anacronistico del genere inteso.
Più chiaramente, la parte punk si riconduce a quelle rappresentazioni di violenza & Co. dipinta così com'è, senza che venga edulcolorata.
Un esempio stupido che mi viene in mente potrebbe essere quello di voler raccontare la storia di un qualche eroe di guerra sottolineandone non solo i momenti eroici ma anche quelli più infimi come vigliaccheria, violenze (per esempio) sui bambini, stupri eccetera. SteamPULP per intenderci.

Puoi portare qualche esempio specifico? Perché a quanto mi risulta la rappresentazione della violenza nello Steampunk (e generi affini) non è particolarmente esplicita o oggetto di maggiore attenzione rispetto ad altri generi letterari.

Effettivamente non ho esempi da riportare, questa è una mia interpretazione del "punk", so di andare controcorrente ma laddove lo si identifica come un genere utopistico trovo molto più affascinante la sua visione distopica.
Fabbriche enormi che sfornano maestosi idrovolanti barocchi grandi come galeoni è steam.
I bambini che vengono sfruttati 16 ore al giorno per estrarre il carbone dalle miniere per mantenere queste fabbriche e gli operai che muoiono tutti i giorni negli altiforni è invece molto punk e penso quindi che (dove possibile ovviamente) questo lato debba emergere il più possibile o comunque vada a bilanciare.
No aspettate! Mi viene un esempio! Prendiamo "Alice nel paese della Vaporosità" (EVITATELO): il lato punk,nonostante la scarsa qualità del romanzo, emerge dal momento che l'iperprogresso tecnologico genera inquinamento e questo inquinamento genera effetti allucinogeni e mutazioni genetiche nelle zone più malfamate della città.

La critica sociale a cui ti riferisci nel tuo post è piuttosto diverso dalla violenza di cui parlavi prima, ed è presente in diverse opere più o meno steampunk. Ma, come dici tu, è un'interpretazione e una particolare visione del "punk" nel genere, non la radice da cui proviene

CowboyNemo89, la tua interpretazione mi piace molto. Forse perché anche io sono un'amante del Pulp e della distopia. Non ci avevo pensato...

Sì, in effetti il mio soffermarmi sulla violenza all'inizio è stato fuorviante e paradossalmente quando scrivo steampunk la distopia passa in secondo piano, forse per via delle numerose meraviglie visive offerte dallo steam non si ha voglia o tempo per esaminare la sporcizia che potrebbe starne al disotto