Steampunk nel medioevo?, Cosa sarebbe successo se...

Warhammer 40.000 unisce tecnologieche vanno dal moderno al futuristico con tecnologie e miti medioevali, dandovi un sapore chiaramente gotico. Ovviamente per una produzione personale dovresti discostarti da una fonte così nota.
Di norma il retrofuturismo funziona meglio quando le ragioni della divergenza con la realtà sono giustificate a partire dai miti dell'epoca; per esempio laddove in Spiderman i superpoteri sono un prodotto delle radiazioni, in "Spiderman Noir", che è ambientato negli anni '30, i superpoteri derivano da un antico artefatto di origini sconosciute, attingendo così a quel gusto per il magico e l'esotico che caratterizzò la prima metà del '900.
Se il punto di vista è europeo, ad esempio, le nuove tecnologie potrebbero essere meraviglie inspiegabili provenienti dalla Cina, oppure armi che la Cristianità ha dovuto affrontare per arginare la minaccia dei Saraceni, adattandosi a (o rifiutando) questi strumenti diabolici, magari in barba di qualche divieto della Chiesa (come fu per le balestre o i fucili) e dell'indignazione dei nobili, i quali vedono minacciato il proprio status sociale.

Buongiorno,
mi sono venute in mente un paio di ideuzze sull'argomento...

1) Nel 1001 la popolazione e i nobili romani non si ribellano contro Ottone III e papa Silvestro II (passato alla storia come mago, quando invece aveva studiato matematica e tecnologia dagli arabi). Ciò permette da una parte il proseguimento del sogno imperiale ottoniano, dall'altra la creazione a Roma di uno studium tecnologico, dove ci concentra sulle applicazioni concrete delle idee che gli arabi avevano tratto dalla meccanica di Erone

2) Fulberto di Chartres diventa papa intorno al 1020 e crea una serie di scuole "empiriche" per tutta la cristianità occidentale, in maniera analoga a quanto fatto nella sua diocesi

Non male come idee! Si potrebbero creare ucronie imprevedibili!

Sempre se può interessare, c'è un articolo su Signainferre che parla dell'interesse nel tardo impero romano per la tecnologia...

http://www.signainferre.it/modules.php?nam...rticle&sid=1115

Se a Valentiniano I non viene l'ictus e sopravvive per un altra ventina d'anni, magari forse un esercito romano "meccanizzato", avrebbe resistito meglio ai barbari e la tecnologia si sarebbe diffusa maggiomente nell'uso civile

Diamine... interessantissimo!

Homini Lupus ha riassunto in breve la mia idea al proposito: un ipotetica fusione fra il periodo medievale e lo steampunk lo trovo sintetizzato bene nell'universo di Warhammer 40.000
Prima che mi venga fatto fare un giro di chiglia per eresia chiarifico ciò che intendo dire: l'universo del 40k è un'epoca in cui l'umanità è al suo declino, circondata da ogni lato da nuove razze che minacciano di cancellarla dall'esistenza.
Unici baluardi contro tale fine sono i numeri (gli umani sono ancora in superiorità numerica, disperati sì ma comunque in maggior numero) e la figura dell' Imperatore: divinità regnante che seppur in uno stato di semi-morte aiuta e difende il genere umano.
Ora, nel 40k il sentimento pessimista della popolazione, la condizione di povertà diffusa e la forza detenuta da caste elitarie organizzate in rigide gerarchie è perfettamente quella che mi immagino nel perodo storico medievale.
Warhammer è insomma la traslazione di armi futuristiche e della fantascienza nel medioevo...se dovessi fare la stessa cosa con lo stempunk sarebbe dallo scheletro del 40k che prenderei spunto.

Condivido appieno!

Ciao a tutti,
provo a buttar giù qualche riflessione sull'ipotesi dell'impero romano "tecnologizzato"

Per prima cosa, nell'ipotesi che Valentiniano I sopravviva un'altra ventina d'anni, si può ipotizzare date le sue abilità di generale come il disastro di Adrianopoli possa essere evitato e che quindi si trovi un modo light per integrare i goti nell'impero.

Inoltre, in tale caso Teodosio difficilmente salirà ai vertici dell'Impero. In più, a differenza di Graziano, probabilmente Valentiniano riuscirò a tenere a bada più facilmente Ambrogio e quindi evitare le rivolte pagane

Nel 395, Valentiniano I muore e nomina Graziano imperatore unico d'oriente ed Occidente. Rispetto alla nostra linea temporale, Graziano è un uomo esperto e maturo, con un esercito meglio messo e "tecnologizzato" grazie alle riforme del padre.

In pratica, grazie all'introduzione estensiva delle macchine da guerra, il livello di efficacia e di addestramento dei limitanei è migliore: contemporaneamente, i comitantensi fanno meno affidamento alle truppe mercenarie.

In qualche modo, Graziano e i suoi successori riescono a respingere i barbari sul Reno e contenere Attila.

Dal punto di vista economico, se l'evoluzione del latifondo è poco variata, a causa dello sviluppo dela fabricae militari e del relativo indotto, le città non tracollano.

Inoltre la burocrazia addetta alle fabricae acquisisce importanza: i responsabili provinciali sono equiparati ai comes, mentre il grande capo ha un rango analogo ai magister militum.

Infine, con un Impero a pieno regime e religiosamente tollerante, il ruolo di papi e patriarchi vari è ridotto

La meccanizzazione ovviamente non rimane prerogativa dei romani: l'acquiscono le confederazioni barbare, più per difendersi dai popoli della steppa che per combattere i romani, che si strutturano in regni centralizzati e soprattutto i Sasanidi che dopo un transitorio, ristabiliscono l'equilibrio i Mesopotamia

E tramite i Sasanidi, le invenzioni romane si diffondono in India e lungo la via della seta sino in Cina, dove vengono migliorate e perfezionate

Nel 541 la peste si diffonde nell'impero. La diminuzione della manodopera disponibile nelle campagne e in ambiti non militari, provoca la diffusione della "tecnologia"

Primo spunto di discussione

Nel 590 scoppia la guerra civile sasanide: l'Impero romano che farà ? Agirà come nella nostra linea temporale, aiutando Cosroe II a riprendere il trono, oppure ne approfitterà per eliminare i vicini persiani ?

Secondo spunto di discussione

Nel 606 Cosroe II invaderà ancora l'Impero Romano oppure sposterà la sua ambizione verso l'India ?

Terzo spunto di discussione

Nel 623 come procederanno le guerre contro gli arabi in Siria e Palestina ?

Dobbiamo aggiungere un'altro fattore: L'impiego di tecnologie porta ad un rapido consumo di risorse: come può l'impero Romano fronteggiare un tale fardello che ci affligge tuttoggi? Inoltre, i meccanismi dell'epoca saranno composti perlopiù di legno, quindi le conquiste dei paesi simil desertici (Zona siriano-Palestinese) verrano accantonate se non prorogate...

In supporto a quanto dici, sull'ultimo numero di Archeo c'è articolo in cui si evidenzia come i romani fossero degli incredibili inquinatori... Per la questione delle materie prime, oltre ad ottimizzare le miniere imperiali (quindi altro ambito di applicazione delle macchine) dovrebbero ampliare i commerci con le popolazioni germaniche, slave e norrene, per recuperare legno e ferro...

D'altra parte, non posso abbandonare le posizioni in Siria e Palestina e Mesopotamia del Nord, come terminali della via della seta... Quindi è probabile che la lunga tregua di 150 con i Sasanidi sia prolungata ad oltranza...

Quindi riprendendo la discussione precedente

1) Cosroe II si espande in India e Transoxiana, scontrandosi con i Tang
2) Per gli arabi vi sono difficoltà ad espandersi ai danni dei romani e dei persiani... E' possibile che i primi califfi dirigano le loro conquiste sul litorale somalo e poi più a Sud verso Kenia e Tanzania ?

Ultima considerazione: tramite i regni nubiani, probabilmente la "meccanizzazione" può espandersi in Etiopia

Io aggiungerei un ulteriore spunto... Questo scenario, in cui l'impero romano dovrà confrontarsi con spinte centripete, con le grandi epidemie medievali e le carestie dovute alla fine dell'optimum climatico e prima o poi scontrarsi con i mongoli o i cinesi tecnologizzati può essere compatibile con uno simil warhammer 40000

Aggiungo un altro spunto sullo steampunk medievale... In questo giorni sono stato a Viterbo, per pubblicizzare il mio romanzo, e sono rimasto colpito dalla storia di Giovanni XXI, Pietro Ispano, l'unico papa portoghese della Storia.

Per farla breve, questo papa, più che teologo, era filosofo, medico e scienziato. Secondo una tradizione locale, morì saltando in aria a causa di un avventato esperimento alchemico (magari mischiò acido nitrico e glicerina ) , ma se fosse stato più attento, creando a Viterbo una facoltà di studi alchemici e filosofia naturale e diffondendo tramite la Chiesa i risultati delle sue ricerche ?

Interessante... Immaginatevi l'istituzione clericale a vapore! Invece della mitra il Papa avrebbe indossato un'immensa tuba bianca!