E' una definizione di una genericità talmente estrema che praticamente pure l'Odissea sarebbe New Weird
ma perlomeno ho capito cosa intendi quando la usi. Contesto molto l'operazione che consiste nell'ascrivere a generi di nuova concezione autori vissuti (e spesso anche morti) decenni o secoli prima che il genere stesso venisse concepito come categoria estetica, o accorpare all'interno di una nuova etichetta generi esistenti da tempo, e vedere messi nello stesso calderone Carroll, Lovecraft, Peake, King e Miéville mi fa venire l'orticaria oltre che il mal di testa
ma non è questo il luogo per discutere della definizione data da Wikipedia.
Non condivido affatto però la totale inesistenza di confini di genere che quella definizione allargata comporta, perché li va a privare del loro specifico scopo e peculiarità. Come ho già detto altrove in termini più ristretti, Steampunk, Dieselpunk, Bizzarro fiction, New Weird (utilizzando il termine nel senso ristretto inteso da VanderMeer: "a type of urban, secondary-world fiction that subverts the romanticized ideas about place found in traditional fantasy, largely by choosing realistic, complex real-world models as the jumping off point for creation of settings that may combine elements of both science fiction and fantasy"), Cyberpunk, ucronia pura, sono essenzialmente diversi perché hanno al loro cuore tematiche, ispirazioni, obiettivi diversi. Il titanismo ottocentesco non è equivalente al superomismo novecentesco, il rapporto tra uomo e macchina nello Steampunk è totalmente diverso da quello del Cyberpunk. Non si tratta dello stesso genere a cui viene cambiato "vestito" e periodo storico, e se qualcuno crede di fare un'operazione del genere, non ha compreso lo spirito di ciò in cui si sta imbarcando.
Non è nemmeno una questione di tempo, come diceva il kappa: un'opera può essere Steampunk e ambientata durante una nuova versione della Seconda Guerra Mondiale, o Dieselpunk e svolgersi negli anni '80. Sono, come dicevo, temi, argomenti, significati, a definire l'appartenenza dell'opera.