Kormyak |
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| La questione è anche questa: l'aviazione, come tutto ciò che riguarda il periodo dalla Prima guerra mondiale agli anni '30, rientrano propriamente nel dieselpunk, dato che la tecnologia dominante del periodo ha abbandonato il vapore e l'elettricità, prendendo la via della benzina e del motore a combustione interna; il mondo, la cultura, l'abbigliamento, sono ormai molto diversi da quelli del periodo vittoriano. In effetti l'Italia vanta alcune notevoli glorie dieselpunk, per chi vuole muoversi in quella direzione. Restando in ambito vittoriano, mi vengono in mente Savorgnan di Brazzà, il grande esploratore del Congo (notare l'orologio da taschino sugli abiti berberi ), o il giovane Guglielmo Marconi, che svolse la prima parte della sua attività proprio nella Londra di Vittoria.
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