Ah, si parla di look! Non posso dunque esimermi dall'infastidire tutti quanti con il mio gusto unico in fatto di abbigliamento, che persino mia nonna trova fuori moda
(e dire che lei si veste come la signora Rottermeier!!!)
Ok, dai. Momento di sobrietà.
Perchè è di sobrietà ed eccessi che si parla, se non sbaglio... Io spezzo una lancia in favore del Cowboy; a parte il fatto che mi piace molto il look “vaccaro” (il mio fidanzato è meraviglioso quando si veste così, peccato che a Lucca non ne abbia voluto sapere in favore di un abbigliamento più comodo…), poi ci sono gli steamcowboys alla Wild Wild West, e tante altre sfumature, possibilità e personaggi, proprio come dice Temperance. Io stessa sono la prima che non accetta clichés di alcun tipo e propugna la massima libertà estetica – certo ci sono accessori “più steampunk” di altri (forse è quello che temperance chiama valore aggiunto), ma uno può tranquillamente decidere di fare a meno di ingranaggi e occhialoni.
Ma mi preme anche fare una considerazione, e cioè che quello che viene definito eccesso, se è fatto bene, non mi risulta né ridondante né antiestetico: al più, spettacolare! (es. bracci meccanici funzionanti, armature, maschere con respiratori, apparecchiature che emettono vero vapore!). Cose che adoro vedere e apprezzo moltissimo, soprattutto per la manodopera che c’è dietro, ma so bene che non sarei mai in grado di indossare in modo coerente con il mio abbigliamento né intendo provarci. Mi piace di più fare la tamarra con inutili ameniccoli da outfit, di dimensioni ridotte, scelti/creati da me e che non rispondono a nessun canone -.-
Concordo anche col dire che moda e tecnologia non vanno per forza di pari passo, ma prova a pensare nell'ottica del crearsi un personaggio come molti di noi (io stessa) hanno fatto: se la caratteristica dell'"orpellaggio" è insita in lui/lei già in fase di progettazione (esempio: un inventore che gira con le sue invenzioni addosso, un soldato iperevoluto..) perché non implementarla anche esteticamente se ne si è capaci?
E’ anche verissimo che una certa iconografia diffusa soprattutto in rete sembra autenticare la necessità di avere dei “dettami” imprescindibili in fatto di estetica steam, quasi remando contro la libertà di scelta. Ma in fondo sono le persone a creare il genere e la fantasia, non le immagini e basta, no?
Al più, quelle mi possono fare da fonte di ispirazione, talvolta, ma secondo me di base non c’è nulla di indispensabile… come non c’è nulla di inutile in fatto di look.
Più che altro, per me è essenziale essere capaci di fondere il tutto in maniera esteticamente “che fili” e soprattutto
che faccia sentire a proprio agio. Non c’è niente di peggio che faticare a ogni passo per la fregola di voler portare a tutti i costi un razzo meccanico da 150kg sulla schiena, se sai benissimo di non poterlo reggere… quindi, orpelli o no, per riassumere trovo che la cosa più importante sia il sentirsi veramente
“nei propri panni” – ciò che intendevo qualche riga più su parlando di “coerenza”. Al di là di quanto ti piaccia o meno riempirti di ninnoli o armature megagalattiche. Approvo pienamente, dunque, un cowboy semplice e sobrio in camicia - l'unica cosa che non approvo sono i jeans, ma è una specie di fobia personale
PS: Corvy, tra gli ego che gareggiano, non dimenticare il mio, tanto grande da proiettarsi all'infuori talvolta, personificandosi in un piccolo cabiro rompiscatole