Beh, se parliamo di Dieselpunk mi si accendono immediatamente due lampadine: UNIFORMI (*sbav*
) e DIRIGIBILI.
Queste le cose che, per me, sono elementi imprescindibili.
... Con la lunga sciorinata di vaneggiamenti che segue, tenterò di illustrarvi quali sono per me gli oggetti e i personaggi tipici dell'immaginario Dieselpunk, senza dimenticare al riguardo le idee di altre correnti diverse da quella italiana.
Per la definizione concettuale e i principali due generi, Ottensiano e Piecraftiano, vi rimando invece al bellissimo topic aperto da Homini Lupus e che adesso svetta tra gli "Importanti"
Premetto sin da ora che la MIA PERSONALE idea d'immaginario DP è un pochettino fuori dalle righe persino tra coloro che sono interessati ad essa. Qualcuno sicuramente non sarà d'accordo, ma siamo qui per questo. Per come la vedo io, esattamente come in molte altre ucronie è essenziale l'elemento di fantasia, la cornice storica poi è molto opinabile e va spesso a gusto.
I North Texas (-->principale associazione DP americana) sono più per un DP, appunto, molto "America del Proibizionismo", che credo si confà di più a come la vede Cagliostro: protagonisti sono i gangster-scienziati, i completi gessati, i revolver a raggi laser, le belle signore che nascondono un cannone nel rossetto... La musica che spesso fa da sfondo è un mix di pezzi anni '30 ed elettronica.
La loro cornice temporale è molto elastica, come ho già avuto occasione di dire; nonostante la definizione "ufficiale" riporti le date della fine della WWI e l'inizio della WWII, a quanto vedo sul loro sito l'ideale estetico si situa in realtà in un periodo che va tra il primo '900 e le due guerre. Per questo, continuo a propugnare l'dea che SP e DP non siano "troppo" diversi e inconciliabili tra loro: certo, la differenza tra il 1800 e gli anni 40 è abissale, ma come la mettiamo con il periodo della Prima Guerra Mondiale o la Belle Epoque (circa
1880-1915)?
Uniformi rétro, vestiario non ancora del tutto sganciatosi dai corsetti e dai panciotti ottocenteschi, tecnologie che (soprattutto negli armamenti, come certi cannoni) somigliano molto, molto a quelle dello Steampunk più squisitamente meccanico. E molto, molto sentimento imperialista e individualista nascente... E' lo sviluppo naturale della mentalità borghese, che vede la luce nel paradigma Steampunk.
Io sono per un Dieselpunk più sporco, cattivo, magico e guerresco: quello à la Sucker Punch, Tannhauser, Iron Sky...
Adoro l'ucronia che si situa nel periodo che vi ho descritto sopra. Gli elementi che vanno d'accordo con la mia personale visione del DP sono, quindi, compresi in questo elenco:
Macchine gigantesche con funzione di armamento, o semplice messa in mostra delle tecnologie di un paese --- un certo spirito di "nazionalismo sano" (= amore per la patria e voglia di vederla migliorare) con un pizzico di futuro incerto e romanticismo avventuroso. --- Dirigibili: meccanici, a diesel, a raggi spaziali... --- la guerra è uno sfondo importante, ma non indispensabile --- Le uniformi, le maschere antigas, i soldati, quelli sì che li ritengo indispensabili, come cornice o semplici "comparse" in una storia o in un film! --- Costruzioni monumentali, talvolta mostruose, sulla stessa falsariga delle macchine --- Vestiario ancora legato alla moda tardo-ottocentesca, con qualche innovazione (es. vestiti più corti per le donne, smoking per gli uomini) --- Sfondo musicale: molto eclettico, dallo swing alla buona vecchia classica a pezzi da cabaret dell'800...
Come per lo Steampunk, l'elemento occulto-magico non è indispensabile, e va a gusto (a me piace moltissimo!).
Per quanto riguarda i personaggi, l'inventore tipico dello Steampunk non mi sembra scompaia, anzi la sua figura continua ad avere un ruolo molto importante (specie nei racconti/film ambientati nella guerra), arricchendo l'ambito della sua possibilità di sperimentazione con le novità tecnologiche, come i primi esperimenti di intelligenza artificiale, o rimanendo in sostanza un geniale meccanico/costruttore, che mischia talvolta la magia con le proprie creazioni.
Altri classici sono, poi, il nazista esoterico e la femme-fatale che ha un ruolo di solito prestigioso.
... E dopo il problema dell'inquadramento temporale e teorico, abbiamo quello dell'inquadramento tecnologico.
Personalmente non amo molto l'idea di una definizione stretta, tipo "Se le macchine non sono alimentate a diesel, allora non è DP." Credo che nulla mi impedisca di immaginare una I Guerra Mondiale tutta a vapore e ingranaggi, ma la mia è una visione atipica e abbastanza rara tra gli amanti di questa corrente.
Questo discorso mi ricorda un po' il dibattito sullo steampunk post-apocalittico, post-epoca attuale... E il problema rimane aperto.
Il mio tipo d'immaginario preferito (quello in cui mi muovo anche artisticamente) è l'ibrido Steampunk-Dieselpunk; penso, per esempio, ai bellissimi lavori di Sam van Olffen, ve ne metto qualcuno in spoiler per rendere l'idea...
... Come vedete, anche tra gli "science gangsters" (nomignolo da Dieselpunkers) ci si accapiglia spesso per definire cosa sia o cosa non sia il DP e come inquadrarlo... Ci si trova davanti agli stessi problemi che sono nati negli innumerevoli topic dove abbiamo cercato di definire cosa sia lo Steampunk.
Spero di non avervi annoiati
non possiedo il dono della sintesi, purtroppo!!
I lavori di Sam van Olffen:
... e tutta la splendida serie dei protagonisti della World War II, di cui vi metto l'Imperatore HirohitoBot, il mio preferito!
Vi consiglio caldamente di visitare il suo sito web =)