Carraronan |
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| Io preferisco usarlo per divertimento, al posto di Steampunk, o come pseudo-insulto a chi è appassionato di Steampunk e si veste in modi improponibili (tipo io con l'uniforme addosso) "Tu, vaporteppa che non sei altro!" - (scuotendo il capo) "Vaporteppa..." Appena possibile farò l'articolo ispirato al mio intervento per il programma radio Carta Vetrata di tre domeniche fa sulla Compagnia della Teppa, in cui citavo alla fine la maggiore coerenza dell'italico Teppa rispetto all'inglese Punk: punk nell'inglese dell'ottocento indicava l'omosessuale passivo, anche involontario (e come tale rimane anche nello slang carcerario statunitense a metà '900); prima ancora era la prostituta, e così lo usa Shakespeare. Teppa invece indica anche il teppista "puro e semplice", ma all'inizio (1817-1821) era soprattutto il burlone che commette scherzi pesanti contro le autorità (come gettare una sentinella austriaca assieme alla garritta nel naviglio o falsificare lettere e documenti per incasinare la vita dei governanti stranieri e dei loro lacché, cose che la Teppa faceva con gusto). Un po' alla Marchese del Grillo. Molto più spirito gonzo-punk in stile Steampunk delle prima generazione, e nessuno che lo prende per forza (volente o nolente) nel popò.
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