Questo testo
Ho qui cercato di dare una definizione della corrente estetica nota come "Dieselpunk". Per via della natura del movimento non vi è una definizione condivisa o un principio di verità unico che permetta di distinguere cosa sia Dieselpunk e cosa non lo sia, tuttavia ho deciso di scrivere una breve guida per permettere a chi non lo conoscesse di orientarsi in questo mondo.
Breve definizione
Il Dieselpunk è una corrente artistica che trae la propria ispirazione dal periodo storico che va dal termine della Grande Guerra alla fine del secondo conflitto mondiale.
Benché la data d'inizio del periodo di riferimento sia generalmente accettata, non vi è consenso su dove porre esattamente la fine del periodo Diesel, quindi la seconda data è solo indicativa.
Non trattandosi di rievocazione storica bensì di una reinterpretazione libera delle tematiche del periodo, esse sono spesso affiancate ad elementi spurii, quali zaini a razzo, poteri occulti, tacnologie futuristiche ed altri. Talvolta essi sono la realizzazione di fantasie dell'epoca, talvolta proiezioni delle nostre in un'epoca passata.
Nascita del Dieselpunk
Il termine dieselpunk viene coniato nel manuale del gioco di ruolo Children of the Sun nel quale esso viene definito una versione più oscura e sporca dello steampunk. Da notarsi però che, benché tale prodotto ludico abbia dato un nome all'estetica Dieselpunk, esso non ha contribuito in altro modo a definire il genere che invece trae la propria ispirazione da altri lavori di rielaborazione dell'epoca di riferimento, alcuni dei quali precedenti a Children of the Sun; questo, a mio parere, in quanto l'immaginario oggi definito dieselpunk si andava formando da tempo e si rendeva necessario un termine che permettesse di definire tale sensibilità.
Per dirne una, il lavoro sul cortometraggio originario di Sky Captain and the World of tomorrow, considerato uno dei film che meglio incarnano l'immaginario Dieselpunk, è iniziato nel 1994, ben prima della pubblicazione, avvenuta nel 2002, di Children of the Sun.
Ottens and Piecraft
L'articolo che apre il primo numero del Gatehouse Gazette pone le basi per la prima distinzione tra due sottogeneri del Dieselpunk, ovvero il ramo "Ottensiano" e quello "Piecraftiano". L'immaginario Ottensiano è basato sulla fede nel progresso che caratterizza i primi anni del secolo; i grandi agglomerati urbani si espandono, si diffondono i prodotti che permettono una coesistenza più ravvicinata (il sapone, le sigarette e altri), la radio trasmette musica e le imprese dei supereroi che cominciano a popolare l'immaginario collettivo. In alcuni casi non vi è, nella finzione ottensiana, un equivalente alla crisi finanziaria del '29 e i caratteri dei ruggenti anni '20 si mantengono in epoce di superiore progresso tecnologico. In altri casi invece l'attenzione è puntata sull'aspetto corrotto dal crimine e dalla natura umana, vista in termini hobbesiani di homo homini lupus, urbanizzazione e progresso tecnologico finiscono per creare un ambiente ideale per i criminali ed ogni città diventa una Gotham City.
Il Dieselpunk Piecraftiano trae le sue origini dalle ipotesi di vittoria della forma di governo totalitaria, sia che questo avvenga a causa di una sconfitta degli Alleati durante la seconda guerra mondiale sia per una deriva del sistema politico mondiale; gli scenari alla Alba Rossa tuttavia, essendo basati sull'immaginario della guerra fredda, non ricadono di norma nella categoria del Dieselpunk.
Nella definizione di Dieselpunk Piecraftiano viene talvolta incluso l'immaginario post-apocalittico. Personalmente non mi trovo d'accordo con questa definizione in quanto non solo il post-apocalittico è perfettamente in grado di fare genere a sé, ma nasce da una concezione post-eroica del conflitto tipica degli anni '50-'60. L'incubo bellico Dieselpunk si traduce meglio nel suono di stivali chiodati al passo dell'oca che nell'orrore delle radiazioni.
Oltre a questi sottogeneri vi sono altre fonti dell'immaginario Dieselpunk che non sono ben descritte da queste categorie, quali quelle ispirate agli eroi pulp e alle riproposizioni recenti di queste tipologie di personaggio (ad esempio Indiana Jones) o produzioni vicine al Dieselpunk ma non completamente inserite nel genere, Dark City per citarne una.
Essendo i lavori di Lovecraft ambientati in quest'epoca i riferimenti al suo Pantheon di mostruosità sono relativamente comuni nel Dieselpunk o nei lavori ad esso affini (ad es. Cast a deadly spell) ma di norma non sono considerati un genere a parte.
Fonti e Ringraziamenti
Larry Amyett, Jr. ha impostato la definizione di Dieselpunk Piecraftiano/Ottensiano nel suo blog,
http://dieselpunk44.blogspot.com/ Buona parte delle mie conoscenze riguardo al genere si devono alla frequentazione di
www.dieselpunks.org, che consiglio a chi abbia familiarità con la lingua inglese.
Il Gatehouse Gazette è una delle prime fonti da cui nasce la coscienza di Dieselpunk come movimento