Dieselpunk Italiano Ausf. I, in cui l'autore cerca di definire il Dieselpunk

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Homini Lupus
view post Posted on 24/3/2011, 21:11




Questo testo
Ho qui cercato di dare una definizione della corrente estetica nota come "Dieselpunk". Per via della natura del movimento non vi è una definizione condivisa o un principio di verità unico che permetta di distinguere cosa sia Dieselpunk e cosa non lo sia, tuttavia ho deciso di scrivere una breve guida per permettere a chi non lo conoscesse di orientarsi in questo mondo.

Breve definizione
Il Dieselpunk è una corrente artistica che trae la propria ispirazione dal periodo storico che va dal termine della Grande Guerra alla fine del secondo conflitto mondiale.
Benché la data d'inizio del periodo di riferimento sia generalmente accettata, non vi è consenso su dove porre esattamente la fine del periodo Diesel, quindi la seconda data è solo indicativa.
Non trattandosi di rievocazione storica bensì di una reinterpretazione libera delle tematiche del periodo, esse sono spesso affiancate ad elementi spurii, quali zaini a razzo, poteri occulti, tacnologie futuristiche ed altri. Talvolta essi sono la realizzazione di fantasie dell'epoca, talvolta proiezioni delle nostre in un'epoca passata.

Nascita del Dieselpunk
Il termine dieselpunk viene coniato nel manuale del gioco di ruolo Children of the Sun nel quale esso viene definito una versione più oscura e sporca dello steampunk. Da notarsi però che, benché tale prodotto ludico abbia dato un nome all'estetica Dieselpunk, esso non ha contribuito in altro modo a definire il genere che invece trae la propria ispirazione da altri lavori di rielaborazione dell'epoca di riferimento, alcuni dei quali precedenti a Children of the Sun; questo, a mio parere, in quanto l'immaginario oggi definito dieselpunk si andava formando da tempo e si rendeva necessario un termine che permettesse di definire tale sensibilità.
Per dirne una, il lavoro sul cortometraggio originario di Sky Captain and the World of tomorrow, considerato uno dei film che meglio incarnano l'immaginario Dieselpunk, è iniziato nel 1994, ben prima della pubblicazione, avvenuta nel 2002, di Children of the Sun.

Ottens and Piecraft
L'articolo che apre il primo numero del Gatehouse Gazette pone le basi per la prima distinzione tra due sottogeneri del Dieselpunk, ovvero il ramo "Ottensiano" e quello "Piecraftiano". L'immaginario Ottensiano è basato sulla fede nel progresso che caratterizza i primi anni del secolo; i grandi agglomerati urbani si espandono, si diffondono i prodotti che permettono una coesistenza più ravvicinata (il sapone, le sigarette e altri), la radio trasmette musica e le imprese dei supereroi che cominciano a popolare l'immaginario collettivo. In alcuni casi non vi è, nella finzione ottensiana, un equivalente alla crisi finanziaria del '29 e i caratteri dei ruggenti anni '20 si mantengono in epoce di superiore progresso tecnologico. In altri casi invece l'attenzione è puntata sull'aspetto corrotto dal crimine e dalla natura umana, vista in termini hobbesiani di homo homini lupus, urbanizzazione e progresso tecnologico finiscono per creare un ambiente ideale per i criminali ed ogni città diventa una Gotham City.
Il Dieselpunk Piecraftiano trae le sue origini dalle ipotesi di vittoria della forma di governo totalitaria, sia che questo avvenga a causa di una sconfitta degli Alleati durante la seconda guerra mondiale sia per una deriva del sistema politico mondiale; gli scenari alla Alba Rossa tuttavia, essendo basati sull'immaginario della guerra fredda, non ricadono di norma nella categoria del Dieselpunk.
Nella definizione di Dieselpunk Piecraftiano viene talvolta incluso l'immaginario post-apocalittico. Personalmente non mi trovo d'accordo con questa definizione in quanto non solo il post-apocalittico è perfettamente in grado di fare genere a sé, ma nasce da una concezione post-eroica del conflitto tipica degli anni '50-'60. L'incubo bellico Dieselpunk si traduce meglio nel suono di stivali chiodati al passo dell'oca che nell'orrore delle radiazioni.
Oltre a questi sottogeneri vi sono altre fonti dell'immaginario Dieselpunk che non sono ben descritte da queste categorie, quali quelle ispirate agli eroi pulp e alle riproposizioni recenti di queste tipologie di personaggio (ad esempio Indiana Jones) o produzioni vicine al Dieselpunk ma non completamente inserite nel genere, Dark City per citarne una.
Essendo i lavori di Lovecraft ambientati in quest'epoca i riferimenti al suo Pantheon di mostruosità sono relativamente comuni nel Dieselpunk o nei lavori ad esso affini (ad es. Cast a deadly spell) ma di norma non sono considerati un genere a parte.

Fonti e Ringraziamenti
Larry Amyett, Jr. ha impostato la definizione di Dieselpunk Piecraftiano/Ottensiano nel suo blog, http://dieselpunk44.blogspot.com/
Buona parte delle mie conoscenze riguardo al genere si devono alla frequentazione di www.dieselpunks.org, che consiglio a chi abbia familiarità con la lingua inglese.
Il Gatehouse Gazette è una delle prime fonti da cui nasce la coscienza di Dieselpunk come movimento
 
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Sean Skyhammer
view post Posted on 31/3/2011, 18:27




Devo dire che mi hai dato una bella schiarita di idee... Grazie!!!
 
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Homini Lupus
view post Posted on 31/3/2011, 19:04




Prego.
Da notarsi in ogni caso che questi non sono articoli di fede bensì un tentativo di rappresentare lo stato attuale delle cose; altri potrebbero avere qualcosa da aggiungere o correggere.
Mi sono preso la briga in quanto il materiale disponibile è prevalentemente inglese e poco conosciuto (io mi sono imbattuto per caso nel termine "dieselpunk") e benché apprezzi l'inglese e la cultura dei popoli che usano tale linguaggio mi sembrava giusto informare chi non ha familiarità con essa o preferisce usare la propria lingua natia.
 
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Kormyak
view post Posted on 31/3/2011, 23:00




Molto interessante e utile, metto come Importante :)
 
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christian313
view post Posted on 1/4/2011, 12:11




io mi sono sempre interesatto al dieselpunk e le mie convizioni su du esso sono che e una evuluzione dello steampunk in quanto si nota che si abandona i girigori e le belle rifiniture e si da il benvento alla industrializizione alle catene di montagio si abandota il fapore e atrezzi a molla e si acetta la corente ed motori a 2 o a 4 tempi a combustibile fosile
 
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Homini Lupus
view post Posted on 1/4/2011, 13:04




Benché non si possa negare un legame tra Steam- e Diesel- l'idea di evoluzione lineare fatica a spiegare come vari elementi autonomi e divergenti del secondo quali l'abbinamento tra occultismo, superscienza e totalitarismi si siano sviluppati (anche prima dell'ideazione della categoria cyberpunk da cui derivano le successive.
 
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christian313
view post Posted on 1/4/2011, 23:12




io o notato una cosa quardando la steampunk si nota un individualismo fra persone ogniuno per se e si eserta lindividualita
ma con dieselpunk io noto una masificazione di tutto pui io o sempre inmaginato lo diesel punk ambientato fra le file nazistispinti di un motivo belico e li la dose di uculto non manca
 
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Homini Lupus
view post Posted on 2/4/2011, 09:39




Sì, la massificazione è un processo che aumenta grandemente la sua forza nel primo dopoguerra. Questo in primo luogo per il diffondersi di tecnologie che permettono di diffondere messaggi in modo relativamente economico (radio, cinema, poster) e in secondo luogo perché la maggior parte dei cittadini dei paesi occidentali avevano fatto esperienza di organizzazione durante la guerra. La guerra inoltre portò ad una maggiore "normalizzazione" della violenza organizzata e questo in alcuni casi generò gruppi di persone organizzate e avvezze alla violenza, disposte così ad ottenere i propri obiettivi con mezzi illegali.

Ciò detto vi sono due prevalenti tipi di individualismo nel periodo di riferimento. Il primo è il "Wattman", avanguardia del futuro che, al rombo del motore, si lascia addietro le bercianti masse, che disprezza a causa della loro pochezza intellettuale e retrogradismo. Egli può diventare un mito per tali masse e talvolta una sorta di guida, ma sempre mantenendo le masse nel reame del "fuori da sé".
Il secondo è l'individualista "noir", la persona che, di fronte ad una società in crisi economica ed incline alla criminalità ed alla violenza, insegue il proprio pezzo di "sogno americano" o comunque una propria realizzazione. Talvolta si scontra con la criminalità o ne diventa parte. Al limite diventa un supereroe, come i personaggi pulp.
 
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christian313
view post Posted on 2/4/2011, 12:08




parole sante
 
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Black_serenade
view post Posted on 7/4/2011, 20:08




Beh un articolo proprio ben fatto, bravo!
 
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Homini Lupus
view post Posted on 7/4/2011, 21:37




Grazie. Sentitevi liberi di fare notare mancanze, errori o cose che ritenete andrebbero aggiunte. Ho cercato di dare un punto di partenza più hce scolpire qualcosa nella pietra e indubbiamente non ho tutte le risposte in tasca.
 
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Black_serenade
view post Posted on 7/4/2011, 22:34




CITAZIONE (Homini Lupus @ 24/3/2011, 22:11) 
L'incubo bellico Dieselpunk si traduce meglio nel suono di stivali chiodati al passo dell'oca che nell'orrore delle radiazioni.

Ecco, poi questa frase è perfetta..
 
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§:AlchemicalColonel:.:Lenore K:§
view post Posted on 5/6/2011, 00:29




CITAZIONE (Homini Lupus @ 2/4/2011, 10:39) 
Sì, la massificazione è un processo che aumenta grandemente la sua forza nel primo dopoguerra. Questo in primo luogo per il diffondersi di tecnologie che permettono di diffondere messaggi in modo relativamente economico (radio, cinema, poster) e in secondo luogo perché la maggior parte dei cittadini dei paesi occidentali avevano fatto esperienza di organizzazione durante la guerra. La guerra inoltre portò ad una maggiore "normalizzazione" della violenza organizzata e questo in alcuni casi generò gruppi di persone organizzate e avvezze alla violenza, disposte così ad ottenere i propri obiettivi con mezzi illegali.

Ciò detto vi sono due prevalenti tipi di individualismo nel periodo di riferimento. Il primo è il "Wattman", avanguardia del futuro che, al rombo del motore, si lascia addietro le bercianti masse, che disprezza a causa della loro pochezza intellettuale e retrogradismo. Egli può diventare un mito per tali masse e talvolta una sorta di guida, ma sempre mantenendo le masse nel reame del "fuori da sé".
Il secondo è l'individualista "noir", la persona che, di fronte ad una società in crisi economica ed incline alla criminalità ed alla violenza, insegue il proprio pezzo di "sogno americano" o comunque una propria realizzazione. Talvolta si scontra con la criminalità o ne diventa parte. Al limite diventa un supereroe, come i personaggi pulp.

Bravissimo, mi hai rubato il topic dalla punta della corteccia cerebrale, per così dire XD
Non capisco moltissimo a cosa si riferisca tutto questo discorso sull'individualismo e le masse - è vero che nello Steampunk si trovano molti individualisti (vedi i personaggi tipici di Mad Scientist, Lady, etc tutti con nomi unici e personaggi a sè stanti) - ma comunque anche i Dieselpunkers e in generale gli aficionados di correnti come queste tendono sempre a stare un po' sulle proprie e a ritenere l'identità del proprio personaggio particolarmente unica e interessante... anche se alla fine spesso si cade nella tentazione (più che errata, ma è opinione personale) di categorizzare.
No, sicuramente non sono un ufficiale come ce ne sono tanti in giro - io sono il solo unico inimitabile e megalomane Colonnello-Alchimista!!!

Beh, scherzi a parte... Comunque sia il tuo discorso fila e mi permetto di sottolineare il tuo consiglio - visitate Larry e Dieselpunks.org per saperne di più... In America la corrente Dieselpunk va un po' meglio... In Europa sono in pochissimi a sapere cos'è.
Pensate che io mi ci sono imbattuta mentre cercavo rifacimenti moderni di canzoni d'epoca anni 30-40 (stile che amo moltissimo). Ho trovato la parola come "tag" in un video di Youtube (1000 punti di "nerditudine" per leggermi le tag, un po' come leggere le note di Wikipedia :lol: )

Per questo volevo proporre una sezione Dieselpunk, che riguardi la fiction e il fashion ma anche la musica visto che ce ne sarebbe da dire sotto quell'aspetto! E poi la scienza, la rétro-fantascienza, ecc...
Insomma sono appena arrivata e già sto rompendo le scatole al forum intero :)


PS. STEAMPUNK VS DIESELPUNK ? - In my humble opinion

mi hanno già segnalato alcuni contributi ad altri topic che ho dato, come "ma questio è più diesel che steam", ecc.
Noto una generale spaccatura a questo proposito. Ciò che mi piacerebbe è che si comprendesse che, alla fine, l'amore è comune x quello che riguarda un mondo "che avrebbe potuto essere se il futuro fosse accaduto prima".
Non ha senso accapigliarsi su se siano meglio le valvole o il diesel... Primo, perché l'epoca dieselpunk non disdegna sicuramente ingranaggi & co. (vedi l'ultrasfruttato filone di super tecnologie guerresche e Nazi-Robots), secondo perché in fondo siamo tutti sulla stessa barca!

Siamo tutti figli del Cyberpunk, ma prima di tutto della protofantascienza di inizio 900, se vogliamo metterla sul piano culturale.
E sì, penso anche io che il Diesel sia una naturale evoluzione dello Steam, perché lo spirito di fondo è lo stesso. Le tematiche possono essere tutte quelle che un artista/autore/fan decide di seguire/creare!
Cambia l'estetica, ma nemmeno così esageratamente direi!!! Non so se mi sono spiegata bene...

Resta il fatto che la corrente Diesel è sicuramente destinata a evolversi parecchio prima di ottenere il riconoscimento che merita visto che anche sul WEB il nome non è comparso ufficialmente prima di qualche mese fa...

un abbraccio sporco di polvere da sparo e antimonio =)


 
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Homini Lupus
view post Posted on 5/6/2011, 07:34




QUOTE (§:AlchemicalColonel:.:Lenore K:§ @ 5/6/2011, 01:29) 
Bravissimo, mi hai rubato il topic dalla punta della corteccia cerebrale, per così dire XD
Non capisco moltissimo a cosa si riferisca tutto questo discorso sull'individualismo e le masse - è vero che nello Steampunk si trovano molti individualisti (vedi i personaggi tipici di Mad Scientist, Lady, etc tutti con nomi unici e personaggi a sè stanti) - ma comunque anche i Dieselpunkers e in generale gli aficionados di correnti come queste tendono sempre a stare un po' sulle proprie e a ritenere l'identità del proprio personaggio particolarmente unica e interessante... anche se alla fine spesso si cade nella tentazione (più che errata, ma è opinione personale) di categorizzare.
No, sicuramente non sono un ufficiale come ce ne sono tanti in giro - io sono il solo unico inimitabile e megalomane Colonnello-Alchimista!!!

Intendevo un processo relativo al "periodo di riferimento"; per definizione, quando viene a mancare la fantasia e all'affermazione individuale si sostituisce una norma, un manierismo, muore la parte -punk del termine: si smette di sorprendere e si piega il capo di fronte alle categorizzazioni facili tanto amate dalla cultura occidentale e dal pensiero 2.0. Non intendevo certo dire che il Dieselpunk preveda persone fatte con lo stampo, al più vi può essere una certa affinità estetica.

E' un equilibrio fragile e sfuggevole, ma fondamentale se non si vuole essere masticati e sputati da una società che accetta tutto ma non dà valore a niente.
 
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Kormyak
view post Posted on 5/6/2011, 14:08




CITAZIONE (§:AlchemicalColonel:.:Lenore K:§ @ 5/6/2011, 01:29) 
Siamo tutti figli del Cyberpunk, ma prima di tutto della protofantascienza di inizio 900, se vogliamo metterla sul piano culturale.
E sì, penso anche io che il Diesel sia una naturale evoluzione dello Steam, perché lo spirito di fondo è lo stesso. Le tematiche possono essere tutte quelle che un artista/autore/fan decide di seguire/creare!
Cambia l'estetica, ma nemmeno così esageratamente direi!!! Non so se mi sono spiegata bene...

Disclaimer: a me piacciono molto queste discussioni, per qualche misterioso motivo mi appassionano. Quindi scrivo e argomento molto sulla questione, ma a volte i miei toni possono sembrare un po' bruschi. In realtà, non lo sono e non vogliono esserlo. Amo confrontare le mie opinioni, e ho il massimo rispetto di quelle altrui. Spero che possano stimolare una discussione serena e un bel confronto. Grazie dell'attenzione ^_^

Per quanto può contare la mia opinione, non concordo. Non si tratta, ovviamente, di steam vs. diesel, o di ritenere qualcosa meglio dell'altra. Io, per esempio, amo entrambi i generi, e c'è su questo forum una interessantissima discussione sulla reinvenzione ucronica degli anni '50 a cui ho partecipato con entusiasmo. Non si tratta nemmeno di spirito di classificazione estrema (anche se, per formazione e per abitudine professionale, ho una certa base di teoria dei generi).
Il punto è che si tratta di cose diverse, anche se nate a partire dallo stesso procedimento di base. Ovvero, reinventare un'epoca sulla base dell'immaginario popolare e fantascientifico di coloro che la abitavano, ma anche di come noi, oggi, vediamo quell'epoca. I valori, le problematiche, i conflitti, le fantasie del periodo vittoriano sono molto diverse da quelli del periodo tra le due guerre, così come lo è la proiezione di tematiche e sensazioni che oggigiorno compiamo su quelle due epoche. Lo spirito di fondo non è lo stesso, nemmeno nelle cose che più si somigliano. Il colonialismo ottocentesco che mischiava spinte economiche, paternalismo filantropico e desiderio di esplorazione, è diverso da quello dettato da mera volontà di potenza del periodo '20-'40. La visione ottimistica della scienza capace di risolvere ogni problema dell'800 viene messa in crisi con forza dopo la Prima Guerra Mondiale. Se la società vittoriana deve affrontare i problemi dell'industrializzazione e del cambiamento della condizione delle classi popolari, l'età del Diesel deve confrontarsi con massificazione, totalitarismi, crisi economica.
Negare le differenze in nome dell'ecumenismo dell'ucronia tecnologica credo vada a togliere a questi generi parte della loro forza specifica. Mi torna in mente Alan Moore che, all'osservazione che ogni tema può essere trattato in ogni genere, rispose "provate a rifare Madame Bovary con i Fantastici 4 e ditemi se è la stessa cosa" (non è la citazione letterale ma il senso era quello).
Steampunk e dieselpunk sono generi vicini, ma, come ho già altrove, il Dieselpunk non può diventare Steampunk a benzina, esattamente come lo Steampunk non è Cyberpunk nell'800.
 
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